Spesso, da insegnante, mi sono trovata a dover spiegare ai miei alunni l’importanza del libero pensiero. Che cosa voglia dire avere il coraggio di dimostrare, manifestare la propria individualità contro un sistema corrotto e cosa questa lotta abbia significato per molti esseri umani, nel passato e nel presente.
Gli esseri umani a cui mi riferisco sono, per il più delle volte, donne. Utilizzare nelle aule scolastiche esempi di forza femminile, a mio avviso è efficace, più efficace di quanto si possa pensare, anche se può andar contro il pensiero comune.
Ci ritroviamo ad analizzare la grande storia fatta da uomini, la storia comune, quella che tutti leggiamo sui libri e sui manuali. Ma ce n’è un’altra di storia, quella scritta dalle donne a partire dall’alba dei tempi. Una storia “controcorrente”, o semplicemente contro. Una storia che fa delle donne un caposaldo del libero pensiero e della volontà di essere diverse ma uguali agli uomini, di essere padrone del proprio destino e di quello della collettività di cui generano la vita.
Non perdere di vista il ruolo della donna nella storia e nella storia della letteratura è fondamentale per capire il nostro passato prossimo e il presente in cui siamo immersi. Perché solo con uno sguardo al passato possiamo capire perché Emmelie Pankhurst, Angela Davis (ad esempio n.d.r.) e tutte le attiviste che conosciamo abbiano lasciato una profonda impronta sulla società contemporanea e come molti di noi questi nomi non li abbiano mai sentiti.
Ho voluto, quindi dare la parola proprio ai miei alunni e ho raccolto delle riflessioni in merito alla condizione della donna nel mondo contemporaneo, non andando troppo oltre i confini di casa nostra, di questa mamma Italia che oggi vorrebbe la donna relegata in un unico e antico ruolo che tutti conosciamo. La sensibilità dei ragazzi è in formazione, ma è importante che loro inizino a interrogarsi sulle problematiche e le riflessioni che portano alla costruzione di un libero pensiero e di una libera espressione della propria autonomia intellettuale.
Quale pensi che sia la condizione della donna nella società attuale?
Penso che la situazione femminile nel mondo attuale non sia orribile, ma nemmeno delle migliori; dovrebbe esserci la parità dei sessi e non il sovrastamento di uno solo, come in questo caso nel mondo di quello maschile. Le ragazze nonostante possiedano gli stessi diritti dei ragazzi sono trattate diversamente, sono considerate meno dalla società e dal mondo intero e ciò non è giusto; non penso che sia giusto che una ragazza abbia paura di uscire di casa da sola, che il suo corpo possa essere usato per gioco e divertimento senza il suo consenso, che sia strumentalizzata a favore del sessismo per “divertire” nei social e nella vita, che le sia addirittura vietato anche solo fare una passeggiata per ciò che le potrebbe capitare.
Non è giusto che si sentano ripetere “si ma tu sei una femmina”, “sei una ragazza non puoi fare le stesse cose dei ragazzi” oppure “sei una donna per te è diverso”; il mondo femminile per arrivare dov’è ora ha sofferto, delle donne sono morte e nonostante ciò non siamo in una condizione di parità rispetto agli uomini, i quali pensano di potersi imporre potere su di noi e ci trattano come oggetti, di loro proprietà. Tutto ciò non è giusto, il mondo non sarebbe come è ora senza (soprattutto) alle donne che dietro a degli uomini lo hanno migliorato, senza di noi molte cose non esisterebbero e non sarebbero mai state create.
Gli uomini hanno sempre sottovalutato il genere femminile dandolo per inferiore perfino in confronto a cose materiali, la cosa divertente è che gli uomini non hanno mai dato il giusto rilievo alle donne dimenticandosi che esistono solo grazie a loro, che gli hanno donato loro la vita. Le donne solo da pochi decenni possono studiare e, nonostante ciò, in alcuni paesi il loro futuro e la loro istruzione dipende dalle loro famiglie, che solitamente, vietano loro il diritto alla conoscenza. Le ragazze vengono giudicate male quando si comportano in modo poco elegante, eppure i ragazzi non si preoccupano di infastidirle con i loro comportamenti volgari e irrispettosi. Molte donne sono sottopagate e trattate in inferiorità sul posto di lavoro solo perché sono, appunto, donne.
Una donna non può avere timore di lasciare il suo ragazzo per paura di essere picchiata o uccisa. Una donna deve essere libera di essere se stessa, di fare ciò che vuole della sua vita senza paura e timori, non deve essere sottovalutata o sminuita a causa dei sui progetti; deve raggiungere i suoi obbiettivi e i suoi sogni avendo le stesse possibilità degli altri. Una donna deve essere libera, indipendentemente e non sottomessa a qualcuno. Una donna deve essere una donna e non un oggetto controllato dal genere maschile .
(Carla 14 Anni)
Io credo che le donne siano decisamente sottovalutate se non sottomesse in alcuni casi. Ci sono posti nel mondo in cui le donne sono considerate anche meno degli animali. L’Italia credo sia uno dei paesi in cui le donne hanno più diritti. Non che io sia molto informata a riguardo, ma in Italia credo che le donne siano libere. Non devono coprire il capo e il viso, non devono “sottomettersi” ai mariti o ai padri e non devono stare solo a casa a cucinare. Hanno il diritto al voto, all’ istruzione e alla libertà. Queste cose in alcuni paesi come l’Africa ad esempio, non sono affatto scontate.
Anche in Italia però ci sono delle differenziazioni tra uomo e donna. Ad esempio nei salari. Ci sono posti di lavoro che danno più soldi ad un uomo che a una donna che fa lo stesso suo lavoro. Vorrei solo dire un piccolo pensiero. Credo che le donne siano più forti degli uomini. Non fisicamente, non sempre almeno. Ma nell’animo, nel coraggio e nella forza di volontà. Le donne hanno sempre lottato per avere gli stessi diritti degli uomini. Hanno sempre lottato per emergere, per dire la propria opinione. Hanno lottato per essere trattate come umani, come persone. E nonostante tutto, non si sono fatte scoraggiare dalla stupidità e dall’arroganza degli uomini.
(Giorgia 15 anni)
Io penso che nel mondo ci sia una netta differenza riguardo al trattamento delle donne, negli ultimi anni però c’è stata una maggiore integrazione di esse. Nei Pesi più democratici o avanzati le donne sono libere, godono di pieni diritti e come in Italia, in Germania ecc. abbiamo anche esempi di donne che si occupano di politica. Inoltre troviamo più donne anche in ambienti lavorativi in genere maschili (es. fabbriche) con risvolti positivi, anche se c’è sempre un dubbio quando si assume una donna: garantirle il periodo di gravidanza.
Nonostante questo però il numero di donne impiegate o operaie aumenta. Questa è la condizione in Italia e in altri Paesi relativamente avanzati. L’unica piccolezza a sfavore delle donne in questi Paesi sono che gran parte delle persone hanno ancora un pregiudizio strettamente popolare di esse, in poche parole, gli uomini lo fanno meglio. Questo in particolare nelle persone di età media e alta. Ci sono molti Paesi però, nel centro dell’Africa, in Asia e in Sud America, dove la donna non ha pieni diritti, è vista inferiore all’uomo che ha ancora la concezione del ‘la donna serve da moglie e madre’ chiusa in casa e privata di libertà. E qui vengono sfruttate, usate, non hanno valore, vengono vendute e usate come oggetti, di piacere o da circo. Inoltre in generale nel mondo le giovani donne sono le vittime maggiori di molestie sessuali.
La condizione della donna è forse in miglioramento, ma miglioramento troppo piccolo, troppo insignificante in tutto il mondo per parlare di una vera e propria svolta. Le iniziative ci sono, molte. Bisogna solo continuare ad insistere e la libertà della donna nel mondo aumenterà.
(Michele 14 anni)
Sulla situazione delle donne nel mondo attuale non sono molto informata, lo ammetto, ma quando penso a questo argomento mi vengono in mente le scene nei programmi tv qui in Italia, nelle quali si nota benissimo un’alta presenza femminile in situazioni non del tutto pudiche, o nel caso di molte donne dello spettacolo, che ricorrono ad interventi chirurgici per modificare se stesse, per accontentare i canoni estetici della società.
Quello che vedo è un modo che guarda la realtà ancora con gli occhi dell’ uomo, nonostante in molti paesi si dica che la donna abbia pari diritti con l’altro sesso, mentre in altri la situazione non si distacca dal pensiero collettivo nella quale la donna viene vista come un essere inferiore. Da sempre la natura di quest’ultima è stata repressa e plasmata seguendo il volere dell’ uomo, o meglio l’immagine che esso ha sempre avuto e voluto che la donna assumesse, ma ancora oggi assistiamo ad azioni che sminuiscono l’immagine della donna e che la pongono come puro oggetto di attrazione.
(Nicole 18 anni)